È indubbio che la presenza sui social principali sia diventata uno dei tasselli della nostra vita quotidiana che se ben gestita può offrirci non solo opportunità dal punto di vista professionale ma anche un’esperienza di relazioni personali che ci consente di essere connessi e vicini rimanendo fedeli a noi stessi.
Per ogni mezzo o strumento di comunicazione a nostra disposizione ciò che conta è sapere come funzioni e quale sia la filosofia che lo caratterizza: in questo modo possiamo far sentire la nostra voce per farci trovare dai nostri potenziali estimatori.
Il giusto tono per ogni canale social
Si ha spesso l’abitudine di parlarne genericamente e di accomunarne pregi e difetti e il nostro stesso modo di frequentarli. È vero invece che per quanto sempre più ricchi di soluzioni e strumenti che spesso sembrano somigliarsi o che tendiamo a confondere tra di loro, ogni canale social presenta delle caratteristiche peculiari che lo distinguono dagli altri: Instagram non è TikTok, come Facebook non è Twitter (o meglio, X). Ogni piattaforma ha utenti diversi, stili diversi e funzionalità differenti.
Occorre inoltre avere ben chiari i nostri obiettivi e la nostra identità digitale, quale sarà cioè il tono e i contenuti che meglio rappresentano noi e le nostre idee. Questo aspetto è maggiormente evidente e cruciale quando si tratta di un’azienda e del suo specifico pacchetto di prodotti che commercializza per individuare attraverso quali canali sia più indicato investire tempo e risorse alla ricerca di occasioni di conversione del contatto in una nuova vendita.
Definire una strategia
Nell’era digitale, mantenere un’interazione significativa con il proprio pubblico sui social media è cruciale per qualsiasi marchio o individuo che desideri farsi sentire. Per fare ciò, è fondamentale sviluppare strategie di engagement che non solo attraggano ma anche mantengano l’interesse del pubblico. Una componente essenziale di queste strategie include l’utilizzo di strumenti avanzati per semplificare e ottimizzare la gestione dei canali social.
L’implementazione e l’impiego dei giusti strumenti per la gestione dei canali social può significativamente aumentare l’efficienza della programmazione dei contenuti, l’analisi delle performance, e l’interazione con i follower. Questi strumenti offrono una vasta gamma di funzionalità, come la pianificazione dei post in anticipo, l’analisi delle tendenze dei contenuti che generano maggiore engagement, e la capacità di rispondere rapidamente ai commenti e alle domande, rendendo la gestione dei social media meno onerosa e più strategica. L’adozione di queste piattaforme permette ai creatori di contenuti di concentrarsi maggiormente sulla creazione di materiale che risuoni veramente con il loro pubblico, anziché rimanere impantanati nelle operazioni quotidiane di gestione dei canali.
Pochi semplici consigli per ottenere risultati: il nostro pubblico
Metterci dalla parte del nostro potenziale utente-cliente è fondamentale: dobbiamo definire i suoi connotati digitali, una sorta di identikit non solo delle sue esigenze ma anche della sua presenza sulla rete.
Possiamo chiederci quanti anni ha, quali siano le sue necessità che il nostro prodotto può soddisfare, quali potrebbero essere gli aspetti a suo favore o i vantaggi che ancora non conosce.
Elementi che non possono mancare e che andranno approfonditi ed analizzati sono le sue abitudini sui vari canali, le fasce orarie in cui è connesso e presente, i suoi gusti nella scelta dei contenuti da guardare e anche il linguaggio più adatto, formale colloquiale o leggero.
Diamo uno sguardo ai nostri concorrenti
Può sembrare un azzardo ma in tema di canali social una parte delle nostre risorse ed iniziative dovrebbe essere orientata a studiare cosa fanno già quelli che sono presenti sulla rete con risultati convincenti. Non si tratta di una rincorsa all’emulazione fine a sé stessa o alla ripetizione sterile e senza senso di contenuti altrui.
È una sorta di strumento di analisi e sperimentazione che può aiutarci ad individuare al meglio possibilità che non avevamo preso in considerazione e che potrebbero fare al caso nostro o, al contrario, non essere indicate.
È ora di mettersi al lavoro
Sia se riteniamo di potercene occuparcene in autonomia sia se decidiamo di farci assistere da un consulente esperto della materia, la gestione dei canali social non può essere affidata al caso e senza un piano di lavoro e una strategia chiara e definita.
Un aspetto imprescindibile, una volta identificato chi siamo e a chi ci rivolgiamo, è definire degli obiettivi che siano chiari e univoci e che possano essere misurati (es. aumento delle vendite, aumento delle richieste di contatto, diminuzione dei resi e delle contestazioni, etc.) attraverso i quali poter valutare la riuscita della nostra comunicazione e apportare eventuali aggiustamenti in corsa efficaci.
Organizzare un piano editoriale vero e proprio
È l’aspetto al quale troppo spesso non si attribuisce la giusta importanza ma senza il quale molte delle nostre energie spese per far sentire la nostra voce in questo mondo digitale multipiattaforma possono andare a volte irrimediabilmente sprecate.
Occorre tener presente che per il nostro potenziale cliente la maggior parte dei canali che vogliamo utilizzare per intercettarlo rappresentano per lui un momento di divertimento e di svago. Questo presupposto imprescindibile comporta di dover progettare un piano con contenuti che non si traducano sempre e inevitabilmente in messaggi pubblicitari e call to action all’acquisto o aggressive.
Si tratterà quindi di alternare contenuti piacevoli, divertenti e leggeri a momenti di coinvolgimento più diretto e mirato o di approfondimento su aspetti della nostra attività e dei nostri prodotti che possano catturare la sua attenzione e mirare a soddisfare sue esigenze concrete e attuali.
La ricerca di uno storytelling il più possibile coerente con i suoi e i nostri valori e coinvolgente quanto basta è la chiave di lettura di un dialogo a distanza in cui quello che abbiamo da dire arrivi non solo chiaro ma alla giusta intensità.
Quali aspetti si trascurano troppo spesso
Gli strumenti a nostra disposizione sono davvero tanti, ma spesso non li usiamo per bene. L’errore più comune è quello di non analizzare i risultati, i dati e le statistiche: perché l’efficacia di ogni programma andrà confermata e verificata dopo la sua messa in opera.
La gestione dei canali social è quindi necessariamente un’attività a ciclo continuo e iterativa, che ci porterà a calibrare il tiro e a comprendere quali scelte possono funzionare nel concreto portando nel breve o nel lungo termine, ai risultati prefissati, e quali invece nella pratica falliscono.
Un’ultima riflessione può essere quella di lavorare in team con qualcuno che oltre a conoscere meglio di noi questo mondo digitale abbia la giusta esperienza per aiutarci a far sentire chiaro e forte il nostro messaggio, la nostra voce.