Essere esposti a numerosi campi elettromagnetici, soprattutto se si lavora in un ambito con molte sorgenti, è cosa molto probabile e per questo bisogna sempre attuare un’accurata valutazione del rischio CEM, in modo costante e periodico.
Ciò nonostante, dal Novecento sino ai giorni odierni, l’esposizione ambientale a CEM è regolarmente accresciuta, per l’aumento considerevole delle industrie elettriche, elettrotecniche e per la crescita di attrezzature e strumenti bisognosi di elettricità. L’incessante progresso delle tecnologie ed infine i mutamenti nelle condotte della società, tendono a creare molteplici fonti artificiali di campi elettromagnetici in misura sempre maggiore.
Quando dei dipendenti sono esposti a campi elettrici e magnetici, senza alcuna protezione o sprovvisti di misure di sicurezza adeguate, gli effetti sulla salute potrebbero essere molto gravi.
Nel corso della nostra intervista conPageambiente, un’agenzia specializzata in servizi di consulenza per la valutazione del rischio CEM, e sulla sicurezza sul lavoro, abbiamo parlato di cosa succede quando si lavora in questo tipo di contesti lavorativi e quali sono i rischi per i lavoratori se il datore di lavoro non mette in pratica un’attività di misurazione e prevenzione puntuale.
Cosa succede quando si è invasi dai campi elettrici e magnetici?
I campi elettrici, sia di bassa, sia di media frequenza in una area o reparto, agiscono in modo continuo sul corpo di un lavoratore, allo stesso modo come se dovessero agire su qualsiasi altra superficie, con un quantitativo di carica elettrica non indifferente, che però viene celata agli occhi delle persone. Inoltre, se le superfici sono unite da composti conduttori, la scarica elettrica andrebbe a distribuirsi direttamente sul corpo e provocando così un flusso di elettricità che si orienterebbe verso il terreno. La stessa cosa potrebbe essere provocata dai campi magnetici, che con la stessa intensità, verrebbero “assorbiti” dal corpo conduttore, andando a condizionare la muscolatura corporea, il sistema nervoso e altri organi. Ecco perché si parla di valutazione campi elettromagnetici ai fini di poter quantificare il pericolo derivante.
Perciò, il rischio CEM è sempre presente in un ambito lavorativo in cui ci sono delle sorgenti, elettromagnetiche. Dunque, occorre effettuare periodicamente una attenta valutazione del rischio di campi elettromagnetici, per salvaguardare la salute dei dipendenti e prevenire così gravi patologie o squilibri biologici.
Ovviamente, il corpo umano non è dotato di automatismi biologici appropriati per proteggersi dalle eventuali scariche elettromagnetiche, quindi al suo interno potrebbero crearsi dei mutamenti irreversibili e nocivi, come lo stress psico-fisico, rappresentando così un vero e proprio rischio per la salute.
Quali sono i rischi CEM per l’uomo?
Molti lavoratori che esercitano nel campo dell’elettricità o in presenza di macchinari che fungono da sorgenti magnetiche, ogni anno, attribuiscono una varietà di sintomi all’esposizione costante a bassi o medi livelli di elettromagnetismo in un lasso di tempo variabile.
I sintomi che abitualmente si avvertono in una azienda elettrica o con un alto rischio di CEM, sono diversi, ma i seguenti sono quelli maggiormente diffusi e caratterizzanti:
- mal di testa costante
- ansia durante i servizi e la quotidianità
- volontà di suicidio dovuta a depressione
- senso di vomito e affaticamento
- squilibri ormonali
Momentaneamente, la scienza e gli specialisti della sicurezza sul lavoro, non avendo prove certe e dirette che ci possano essere dei legami tra sintomi e scariche elettromagnetiche, reputano che ci debba essere una costante prevenzione nell’ambiente operativo, attraverso la creazione di protezioni da indossare e una conoscenza approfondita sui metodi di utilizzo dei macchinari o dispositivi, fonti di campi elettromagnetici.
Ci sono altri rischi non indifferenti, che potrebbero creare delle patologie o problematiche alla salute di qualsiasi dipendente, sia uomo, sia donna, esposti a campi elettrici e magnetici senza una tutela professionale:
- Creazione di complicazioni durante un principio di gravidanza per le dipendenti esposte ad un alto rischio CEM.
- Peggioramenti di patologie come il cancro, a causa del forte stress o esposizione sul luogo di lavoro.
- Sviluppo di patologie agli occhi, come cataratte, a causa di una notevole esposizione ai campi magnetici in loco.
- Peggioramento della stanchezza psico-fisica, con l’eventuale formazione di sintomi depressivi.